Consorzio Chianti Classico: di che cosa si occupa?

Il Consorzio Chianti Classico è un’istituzione fondamentale per la tutela e la promozione del celebre vino toscano. Questo organismo riunisce i produttori di Chianti Classico e svolge un ruolo cruciale nel garantire la qualità e l’autenticità del vino, proteggendo al contempo il territorio di produzione. Scopriamo insieme la sua storia, anche attraverso la storica cantina di Lamole di Lamole. 

Il Consorzio Chianti Classico, custode di una tradizione secolare

Come anticipato, il Consorzio del Chianti Classico è un’associazione che riunisce i viticoltori della denominazione Chianti Classico. Fondato nel 1924, a Radda in Chianti, è il consorzio di tutela più antico d’Italia.

La sua storia è strettamente legata a quella del Chianti Classico, un vino che ha origini antichissime: a tutti gli effetti, il Consorzio nasce con l’obiettivo di tutelare questo patrimonio enologico e di promuoverlo nel mondo, tanto che nel 1924, il Gallo Nero, storico emblema della Lega Militare del Chianti, diviene il simbolo del Consorzio.

La produzione di vino nella regione del Chianti Classico ha una lunga storia, risalente ai tempi degli Etruschi e dei Romani. Infatti, nel 1384, la Lega del Chianti adottò un gallo nero su sfondo dorato come proprio emblema e nel 1398, il termine “Chianti”, riferito al vino, comparve per la prima volta in un documento ufficiale

Successivamente, nel 1565, a Palazzo Vecchio, Giorgio Vasari dipinse il Gallo Nero come Allegoria del Chianti e nel 1716, il Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici riconobbe ufficialmente il vino Chianti, definendo l’area di produzione per proteggerlo dalle frodi. Questo editto è considerato il primo documento legale che definisce un’area vitivinicola di produzione. 

Più tardi, nel 1872, con la crescente importanza commerciale del vino Chianti, si avvertì la necessità di una classificazione ufficiale, superando la semplice associazione territoriale. Fu il Barone Ricasoli a definire la prima composizione del vino, ponendo il Sangiovese come vitigno principale.

Infine, nel 1924, i produttori fondarono un consorzio, scegliendo appunto il Gallo Nero come simbolo e nel 1932 fu aggiunto il suffisso Classico al Chianti prodotto nella sua zona d’origine. Infatti, dopo anni di dispute amministrative e legali, venne finalmente riconosciuto uno status esclusivo al vino proveniente dal territorio delimitato da Cosimo III e, per distinguerlo dagli altri vini Chianti prodotti al di fuori del territorio delimitato nel 1716, gli venne attribuito il termine “Classico”.

Chianti Classico: un percorso di qualità e identità

Nel corso degli anni, le normative si sono evolute, riconoscendo il Chianti Classico come una denominazione di origine controllata (DOC) nel 1967 e come una denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) nel 1984, autorizzando l’uso in purezza di uve Sangiovese nel 1996.

Nel 2005, l’emblema del Gallo Nero ha cessato di essere il marchio di un Consorzio e si è trasformato nel simbolo che contraddistingue tutti i vini della denominazione Chianti Classico. Inoltre, il marchio è stato integrato nella Fascetta di Stato. 

Sempre nel 2005, una modifica al disciplinare di produzione del Chianti Classico ha introdotto il divieto dell’uso di uve a bacca bianca. Da quel momento, il Chianti Classico è stato prodotto esclusivamente con uve a bacca rossa. Inoltre, il disciplinare ha stabilito che ogni Chianti Classico deve essere composto da almeno l’80% di Sangiovese, con il restante 20% ottenuto da vitigni autoctoni autorizzati e/o internazionali

Successivamente, nel 2010 viene sancita la divisione territoriale tra la produzione di Chianti e Chianti Classico, sottolineando l’unicità del territorio storico del Chianti Classico. Infine, nel 2013 il simbolo del Gallo Nero viene modernizzato e reso obbligatorio sulle etichette delle bottiglie di Chianti Classico, diventando un segno distintivo essenziale.

Chianti Classico: il Consorzio e le sue attività

Ma quali attività svolge il Consorzio Chianti Classico? L’obiettivo principale del Consorzio è la protezione e la promozione del marchio Chianti Classico, identificato dal simbolo del Gallo Nero. Svolge numerose attività, tra cui:

  • tutela del marchio: vigila sull’utilizzo corretto del marchio Chianti Classico, garantendo che solo i vini prodotti secondo il disciplinare possano fregiarsi di questo nome;
  • controllo della qualità: effettua controlli rigorosi sui vini prodotti, verificando che rispettino gli standard qualitativi previsti dal disciplinare;
  • promozione del territorio: promuove il territorio del Chianti Classico, valorizzandone le peculiarità paesaggistiche e culturali;
  • assistenza ai produttori: fornisce assistenza tecnica e legale ai produttori, supportandoli nella loro attività.

ll Consorzio Chianti Classico: una grande famiglia di produttori

Oggi la sede del Consorzio si trova in località Sambuca Val di Pesa, nel Comune di Barberino Tavarnelle (FI), nel cuore della zona di produzione del Chianti Classico. Ma qual è l’organigramma del Consorzio Chianti Classico? Il Consorzio è guidato da un consiglio di amministrazione, eletto dai soci, e si avvale di una struttura tecnica e amministrativa per svolgere le sue attività. 

E quanti soci ha il Consorzio Chianti Classico? Nato per primo in Italia, nel 1924, oggi il Consorzio rappresenta 480 produttori, di cui 342 escono sul mercato con la propria etichetta, contraddistinta dal marchio inconfondibile del Gallo Nero. 

I vini di Lamole di Lamole 

Lamole di Lamole aderisce al consorzio Chianti Classico e ne condivide appieno i valori. Lamole di Lamole è infatti una delle aziende storiche del Chianti Classico e possiede una lunga tradizione nella produzione di vini di alta qualità. I suoi prodotti, espressione autentica del territorio, sono inoltre apprezzati in tutto il mondo. Scopri la selezione di vini Lamole di Lamole e assapora i profumi e i sapori di una terra meravigliosa dalla tradizione centenaria.